LEVI ACKERMAN

Il Capitano Levi Ackerman (リヴァイ・アッカーマン Rivai Akkāman), chiamato formalmente Capitano Levi, è un Ufficiale dell’Armata Ricognitiva, fondatore nonchè leader della Squadra Operazioni Speciali e riconosciuto come il Soldato più Forte dell’Umanità.

Ė il protagonista assoluto dello spin-off “L’Attacco dei Giganti: Birth of Levi”, interamente incentrato sulle origini del personaggio e sul suo arruolamento nell’Armata Ricognitiva, nell’Anno 844.

Aspetto

Levi è un uomo sulla trentina, alto 1.60 cm, decisamente muscoloso. I suoi capelli sono neri e hanno un tipico taglio militare: sono rasati nella metà inferiore della testa (cioè dalla nuca alle zone circostanti alle orecchie), mentre le ciocche superiori sono abbastanza lunghe da sfiorare la punta delle orecchie, e presentano la riga a destra. Ha occhi poco espressivi, di color azzurro chiaro, molto infossati e coronati da profonde occhiaie.

Viene solitamente raffigurato indossante una camicia di color bianco/grigio chiaro ed un foulard bianco attorno al collo, ai quali segue, ovviamente, la divisa militare (che consiste in giacca con lo stemma dell’Armata Ricognitiva, pantaloni bianchi, stivali alti al ginocchio e, in caso di combattimento, attrezzatura tridimensionale). In più, quando impegnato nelle sue (amate) pulizie, porta un altro foulard, piegato a forma triangolare, per riparare il viso dalla sporcizia. Quando non ha indosso la divisa militare porta una giacca nera,con pantaloni e scarpe del medesimo colore , la sua classica camicia e il suo foulard.

 

Personalità

Levi è conosciuto come un “maniaco delle pulizie”, in quanto tende sempre a voler tenere le cose estremamente pulite. Risulta sempre molto contrario ad avere il suo abbigliamento e la sua attrezzatura sporchi e lo si vede spesso pulire le lame in battaglia, quando sono ancora sporche di sangue nemico. Nonostante ciò, non esita a toccare o ad immergersi nella sporcizia quando necessario.

Inoltre, è spesso brusco e difficilmente avvicinabile, mostrando raramente emozioni, dando quindi sempre l’impressione di essere una persona estremamente fredda. Ha un modo di parlare sempre schietto e senza mezzi termini, risultando allevolte offensivo e criticando aspramente sia subordinati che superiori. Ha un senso dell’umorismo parecchio nero che tende sempre verso il cupo e il volgare. Queste caratteristiche lo rendono inquietante dal punto di vista di parecchie persone.

Durante la sua passata vita da Criminale, Levi agiva in totale libertà, non prendendo ordini da nessuno. Dopo la sua entrata nell’Armata Ricognitiva, comincia a credere nella visione di Erwin e nel suo modo di guidare l’esercito, cominciando a seguirlo ciecamente e a proteggerlo. Oltretutto, ripone molta fiducia nei suoi sottoposti e nelle loro capacità, rischiando anche la vita per proteggerli (come quando salva Mikasa dall’attacco del Gigante Femmina). Tuttavia, nonostante l’obbedienza, Levi dimostra un vero astio per il Corpo di Gendarmeria, affermando che non hanno mai combattuto seriamente contro i giganti, o che non ne hanno addirittura mai visto uno. Questo odio deriva probabilmente dal suo passato nella Città Sotterranea e dai continui (e inutili) tentativi di catturarlo da parte della Gendarmeria.

Anche se poco spesso, Levi mostra un senso di grande empatia. Questo viene dimostrato quando invita le persone accanto a lui ad avere giudizio nel fare scelte importanti, e di compierle sempre senza pentirsi della decisione, in modo da evitare errori che potrebbero costare loro la vita. Più di una volta afferma di odiare le vittime inutili ed innocenti e, quando scopre che i giganti sono in realtà esseri umani, sembra rabbrividire e disgustarsi dal fatto di aver ucciso altre persone per tutti quegli anni. Resta colpito e molto addolorato dalla perdita di tutta a sua Squadra durante la 57° Spedizione. Viene sopraffatto dal dolore quando il Padre di Petra gli si avvicina durante il rientro dell’Armata, non riuscendo a guardarlo in faccia quando lui chiede di sua figlia, a sua insaputa già morta all’esterno delle Mura.

A lavoro terminato, Levi e i suoi escono dalla base, dopo aver catturato un membro del Reparto Centrale del Corpo di Gendarmeria. Dopo averlo malmenato violentemente, Levi si complimenta con lui per i suoi baffi e lo informa che nessuno potrà venire ad aiutarlo, in quanto la Squadra ha messo fuori gioco tutti i residenti della base, ferendoli alle gambe. Durante le violenze del Capitano, Armin nota come Jean stia tremando, probabilmente dopo aver ferito molti uomini del Corpo di Gendarmeria. Il tizio con i baffi viene preso a calci in bocca da Levi che, dopo avergli rotto un paio di denti, gli chiede dove siano tenuti nascosti Eren e Historia. Dopo essersi ripreso, il tizio dice che è inutile tutta questa resistenza da parte della Squadra di Levi, infatti molti membri dell’Armata sono stati catturati dal Governo Reale e, a breve, saranno giustiziati, primo tra tutti lo stesso Erwin Smith. In seguito, il tizio fa notare a Levi come la resa sia la loro unica possibilità per salvare i loro compagni catturati, proponendosi di arrestarli personalmente per poi liberare Erwin e gli altri. Levi non accetta, affermando che non pensa che veramente il Governo Reale perderebbe l’occasione di estirpare l’Armata Ricognitiva solo per prendersi la sua testa e quella dei membri della sua Squadra. Infastidito dal modo di ragionare del tizio con i baffi, Levi gli spezza un braccio e gli chiede un’altra volta la collocazione di Eren e Historia. In lacrime, il baffuto ammette di non sapere niente, dicendo che Kenny Ackerman è troppo prudente per far trapelare informazioni così importanti. Levi e Mikasa si incuriosiscono nel sentire per la prima volta il cognome di Kenny, e il Capitano asserisce che il vecchio è uno che tiene sempre nascoste le cose di primaria importanza. Quando Levi minaccia di rompere altre ossa al tizio per stappargli le informazioni che gli servono, Sasha avvista qualcuno in lontananza e tutti si mettono in guardia. Durante l’avvicinamento di alcuni membri del Corpo di Gendarmeria, il baffuto afferma soddisfatto che i rinforzi stanno arrivando, e che l’Armata Ricognitiva morirà in quel posto, in quella notte.

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La Squadra Operazioni Speciali esulta dopo la vittoria dell’Armata Ricognitiva

Con molta sorpresa da parte di tutti, gli obbiettivi in arrivo si rivelano essere Hanji, Marlo ed Hitch, con l’ultima edizione del Giornale Berk, nella quale c’è scritto che l’Armata Ricognitiva è stata incastrata dal Reparto Centrale del Corpo di Gendarmeria per l’omicidio di Dimo Reebs e quindi tutte le accuse sono cadute, in quanto la Squadra di Levi avrebbe agito per legittima difesa. Inoltre, grazie ad una astuta contromossa di Erwin durante il suo processo, l’esercito avrebbe smascherato il Re Fantoccio e i piani dei nobili corrotti del Governo Reale, e si sarebbe scoperto come il Governo stesso tenesse sotto scacco i giornali e gli altri organi d’informazione in modo da avere completa sicurezza all’interno delle Mura. Grazie alle testimonianze decisive di Djel Sanes e Flegel Reebs, all’estenuante propaganda del Berk e alla coalizione tra Erwin, Pixis, Doak e il Comandante Supremo Zackley, il sistema sarebbe stato rovesciato e l’Armata Ricognitiva sarebbe tornata attiva. Mentre tutti esultano per la vittoria, Levi si scusa con Hanji per aver lasciato morire i membri della sua Squadra durante l’assalto della Squadra di Soppressione Anti-Uomo. Hanji si rattrista, ma trova giustificata la loro morte, in quanto ha permesso a Levi di sconfiggere gli assassini e scappare al loro inseguimento. Il Capitano rivela però che Kenny Ackerman e molti altri suoi scagnozzi sono ancora vivi e tengono nascosti Eren e Historia chissà dove, dicendo che se non saranno trovati al più presto, la rivoluzione sarà rallentata. Hanji lo interrompe, estraendo una busta dalla tasca e informando tutti di avere un idea sulla collocazione esatta di Eren e Historia.

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Levi ordina a tutti di dirigersi verso la Chiesa della Famiglia Reiss

Hanji informa che Eren potrebbe essere divorato da Rod Reiss, in modo tale da ottenere la Coordinata. Comincia a raccontare dell’anno 845, quando la Famiglia Reiss (composta da Rod, sua moglie e 5 figli) fu completamente eliminata la notte della caduta del Wall Maria da dei banditi che si introdussero all’interno della Chiesa di loro proprietà e, successivamente, cancellarono le prove demolendo la struttura. L’unico sopravvisuto agli eventi fu lo stesso Rod, che sarebbe riuscito a scappare dall’assalto dei criminali e a ricostruire la chiesa nel corso del tempo grazie ai suoi finanziamenti. Hanji afferma che il racconto, di per se, è parecchio sospetto, in quanto non capisce come mai i banditi avessero deciso di distruggere completamente la chiesa invece di razziarla e basta e affermando che, subito dopo gli eventi la madre di Historia, Alma, sarebbe stata uccisa dai membri del Reparto Centrale del Corpo di Gendarmeria. Levi ipotizza quindi che il motivo per cui Rod Reiss desideri così tanto riottenere sua figlia sia per il legame di sangue e Hanji spiega come valga effettivamente la pena controllare la chiesa della Famiglia Reiss per scoprire se Eren e Historia sono lì. Dopo aver finito il discorso, Levi decide di dirigersi verso la chiesa e ordina a tutti di seguirlo. Armin, dubbioso, si interroga su come Eren sia riuscito a diventare un Gigante e chi abbia divorato per ottenere tale potere.

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Levi e Mikasa discutono di Kenny, del cognome Ackerman e del misterioso “Potere Risvegliato”

Mentre la Squadra Operazioni Speciali si dirige verso la chiesa nella tenuta della Famiglia Reiss, i membri si fermano nei pressi di una stalla. Mentre Marlo e Hitch vengono mandati a chiedere informazioni ai residenti, Levi parla ai suoi subordinati di come il problema maggiore dell’intera missione potrebbe rivelarsi Kenny Lo Squartatore. Infatti, il Capitano afferma che, con le armi e le abilità che possiede, Kenny è l’obbiettivo in assoluto più pericoloso, addirittura più di Levi stesso, destando ansia e preoccupazione in Connie e Sasha. Al contrario, Armin dice che è impossibile che il nemico non abbia nemmeno un punto debole e Hanji dice che, nonstante la forza e l’addestramento, la sua vera esperienza in battaglia è cominciata solo ieri. Hanji chiede a Levi come faccia ad avere così poche informazioni sul suo conto nonostante i due abbiano vissuto assieme per anni e lui risponde dicendo di aver sentito il suo cognome, ossia Ackerman, soltanto un giorno prima, facendo intendere che Kenny sia una persona estremamente riservata. Levi informa poi Mikasa che, probabilmente, lei e Kenny sono lontani parenti avendo lo stesso cognome. La ragazza afferma che la Famiglia di suo Padre era stata perseguitata fino alle montagne alla fine delle Mura, invece quella di sua Madre (ossia il Clan Asiatico) fu portata lì dal razzismo che la gente provava nei loro confronti, e il loro incontro in quei luoghi li fece marito e moglie. Mikasa si interroga però sul perchè la Famiglia di suo Padre venisse perseguitata in quel modo, nonostante non presentasse alcuna diversità razziale come sua Madre, che era una discendente diretta degli Asiatici. Levi chiede a Mikasa se, in un certo momento della sua vita, abbia provato la sensazione che un potere immenso si fosse risvegliato dentro di lei e la ragazza risponde affermativamente, ripensando a quando uccise con un coltello il rapitore che stava soffocando Eren 6 anni prima. Levi, con sguardo impressionato, afferma che anche Kenny Ackerman ha risvegliato quel potere durante la sua vita e ammette che anche a se stesso è capitato un momento del genere.

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Levi e Mikasa approfittano del fumo per farsi strada nella Caverna e distruggere la Squadra di Soppressione Anti-Uomo

Dopo l’arrivo alla chiesa della Famiglia Reiss, Hanji trova come previsto un’entrata nascosta nel pavimento che conduce ad un sotterraneo. Dopo che Armin afferma di aver ultimato i preparativi, Levi chiede a tutti se sono pronti a sporcarsi le mani, perchè questa volta il nemico va necessariamente eliminato. Nessun membro della Squadra risponde, limitandosi ad uno sguardo di rassegnazione e preparandosi alle atrocità che saranno costretti a compiere. Dopo aver guardato tutti in faccia, Levi da inizio all’operazione. Dopo aver sfondato la porta di legno, la Squadra Operazioni Speciali lancia giù dalla scalinata dei grossi barili di legno contenenti sacchi di olio infiammabile e si precipitano all’interno della reale caverna. Sasha estrae subito l’arco e, con delle frecce infuocate, fa esplodere i barili. L’olio al loro interno genera una nube di fumo di grande intensità e questo da modo a Levi e Mikasa di gettarcisi dentro e di proseguire usando il dispositivo di manovra tridimensionale. Dopo aver oltrepassato alcune colonne che sorreggono la caverna, i 2 si fanno guidare dai razzi di segnalazione sparati dagli altri membri della Squadra, che emanano abbastanza fumo da permettere loro di proseguire ulteriormente. Mentre i membri della Squadra di Soppressione Anti-Uomo vengono disorientati dalla nube, Levi riesce ad individuarli nascosti dietro alle colonne della caverna, posizionati su dei supporti di legno alla loro estremità e, contandoli rapidamente, urla agli altri membri della Squadra che ce ne sono 35 e ordina loro di eliminarli tutti. Sasha continua a far esplodere i barili per confondere sempre più il nemico, mentre Jean, approfittando della confusione generata, taglia il collo ad uno di loro. Connie schiva con facilità i proiettili di un avversario e lo uccide alle spalle sfruttando il fumo, mentre Sasha gli copre le spalle uccidendo con una freccia un altro membro della Squadra di Soppressione. Hanji ne elimina un altro, trafiggendolo con la spada mentre lui ricaricava le pistole, mentre Mikasa schiaccia il cranio di un soldato su una colonna e Levi si fa strada tra i nemici, uccidendoli in massa e a sangue freddo. Quando Traute Carven, la vice di Kenny, schiva un attacco di Mikasa, si rende conto di come la situazione stia precipitando, vedendo i suoi uomini morire uno dopo l’altro. Decide quindi di confondere Hanji in modo da farle abbassare la guardia, infilzarla successivamente con un rampino e lanciarla con violenza contro una delle colonne della caverna. Hanji cade per terra apparentemente priva di sensi e questo rallenta la Squadra Operazioni Speciali, dando modo a Carven e gli ultimi sopravvissuti della Squadra di Soppressione di battere in ritirata e di riorganizzarsi. Levi ordina ad Armin di soccorrere Hanji, mentre conduce il resto della Squadra verso il nemico e, con sguardo alterato, si rende conto di come Kenny non si sia ancora fatto vedere, desiderando ardentemente che esca allo scoperto.

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Vedendo Eren in dubbio, Levi si scusa con lui per metterlo nella stessa situazione per la seconda volta, chiedendogli (come nella Foresta degli Alberi Giganti) di scegliere se fidarsi di se stesso oppure dei suoi compagni

Durante l’inseguimento, Levi e gli altri avvistano un’intensa luce provenire dalla profondità della Caverna e, ipotizzando che qualcuno si sia già trasformato in Gigante, accelerano il passo rendendosi conto di essere completamente a corto di tempo. La Squadra Operazioni Speciali arriva per salvare Eren e Historia, infatti i due stavano rischiando di morire bruciati vivi dopo che Rod Reiss comincia a trasformarsi incontrollatamente in un gigante. Mikasa prende al volo Historia che stava volando via mentre Levi, Jean e Connie liberano Eren dalle catene che lo tenevano imprigionato. Mentre ordina a Connie di sbrigarsi a staccare le manette, Levi nota che il soffitto della caverna è prossimo a cedere per colpa dell’ingigantimento del corpo di Rod Reiss che, apparentemente, sembra il doppio più grande di quello del Gigante Colossale. Quando tutti sono in salvo, la situazione diventa critica, in quanto la Squadra è bloccata sia dal calore scaturito dal corpo del Gigante, sia dalle macerie del soffitto della caverna. Levi descrive la situazione come “di Merda” mentre Eren, quando i suoi compagni lo guardano aspettando che agisca, piange sentendosi inutile e affermando che lui non è mai stato nessuna “speranza dell’umanità”. Quando si siede per terra disperato, il ragazzo nota dentro la valigetta di Rod una boccetta con uno strano siero al suo interno, etichettato come “Corazzato-Braun”, utilizzato probabilmente per l’armatura del Gigante di Reiner. Mentre Levi e gli altri non riescono a trovare una via d’uscita, Eren riferisce a tutti che ormai non possono più fuggire ma Historia ribatte affermando che non possono aspettare la morte senza fare niente solo perchè loro sono i nemici del genere umano. Levi si scusa con Eren per metterlo nella stessa situazione tutte le volte ma, come nella Foresta degli Alberi Giganti quando erano inseguiti dal Gigante Femmina, gli chiede di fare la sua scelta, ossia di credere o in se stesso o nei suoi compagni. Eren, fallita la decisione precedente, decide stavolta di puntare tutto sulle sue capacità, prendendo in mano la boccetta dentro la valigetta di Rod e gettandosi contro il Gigante masticandola, in modo da innescare una nuova trasformazione per proteggere la sua Squadra.

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Dopo la fuga dalla Chiesa dei Reiss, Levi ordina alla sua Squadra di seguire il Gigante di Rod Reiss e di stare in guardia per difendersi dalla Squadra di Soppressione Anti-Uomo

Mikasa e Jean estraggono Eren dalla sua forma di gigante, che si è cristallizzata ed ha creato numerose colonne di cristallo che hanno sorretto il soffitto della caverna prima del suo crollo. Quando Connie trova una via d’uscita nel soffitto, Sasha informa il Capitano Levi e gli altri e poi ringrazia Eren di aver salvato la vita a tutti e ammette di essersi preoccupata per lui. Levi giudica interessante il nuovo Gigante cristallizzato di Eren e presuppone che utilizzando il suo nuovo potere ci sarebbe la possibilità di riparare la Breccia nel Distretto di Shiganshina. Afferma inoltre che, nonostante durante tutto il loro percorso siano morti numerosi nemici ed alleati e nonostante lui stesso e gli altri membri della Squadra Operazioni Speciali non abbiano agito da eroi, sono riusciti ad arrivare sino a questo punto e che ora la riconquista del Wall Maria è diventata un’idea concreta e applicabile. La Squadra risale in superficie quando Connie chiede a Levi di venire a vedere una cosa e, una volta usciti, la Squadra si ricongiunge con Armin. Tutti guardano con preoccupazione il misterioso Gigante di Rod Reiss che, dopo essersi ingrandito a dismisura, è fuoriuscito dal soffitto della caverna e ha cominciato ad allontanarsi lentamente. Armin si accorge che si tratta di un Gigante Anomalo in quanto pare non provare alcun interesse per loro e Levi decide quindi di seguirlo mettendo, però, tutti in guardia, perchè i membri superstiti della Squadra di Soppressione Anti-Uomo potrebbero essere ancora nei paraggi. Quando recuperano i cavalli e caricano l’infortunata Hanji su di un carro, la Squadra comincia a seguire il Gigante di Rod Reiss e a riflettere sul da farsi. Cominciando a raccontare gli accaduti della caverna, Eren e Historia raccontano di come il Potere del Gigante Progenitore esprima la sua massima potenza se entra in possesso di qualcuno facente parte della Famiglia Reiss ma, allo stesso tempo, i membri della suddetta linea di sangue verrebbero controllati dalle ideologie del Primo Re e quindi non sarebbero comunque in grado di salvare l’Umanità dai Giganti. Hanji descrive come divertente la visione di Pace del Primo Re mentre Eren si offre per essere divorato dal Gigante di Rod Reiss in modo da riottenere un Gigante Progenitore perfetto. Levi sostiene l’idea, affermando che quando Rod Reiss tornerà nella sua forma Umana, loro lo costringeranno ad opporsi al lavaggio cerebrale del Primo Re e, solo in seguito, potrebbero realmente intravedere la salvezza della Razza Umana. Quando Mikasa parte per controbbattere, Historia interrompe tutti rivelando che, in realtà, la situazione si può risolvere in una maniera alternativa. La ragazza critica il piano di Levi dicendo che ci saranno degli enormi problemi a ritrasformare suo padre in un essere umano, e che non è possibile essere in grado di togliere il controllo mentale del Primo Re quando la Famiglia Reiss, in decenni, non è mai riuscita a farlo. Inoltre, una volta tornato Umano, nessuno potrà impedirgli di riscrivere i ricordi degli esseri umani con il Potere del Gigante Progenitore, reputando quindi il piano, nel complesso, molto irrealistico. Ora che l’Umanità è riuscita a togliere quel potere dalle mani della Famiglia Reiss, Historia afferma che è possibile risolvere le cose all’interno delle Mura, notando anche che Grisha Jaeger ha agito sterminando i membri della Famiglia Reale per poter salvare la razza umana dalle ideologie autodistruttive del Primo Re. I ragazzi trovano quindi la soluzione del problema nella Cantina di casa Jaeger, dove si presuppone esserci l’elemento mancante nascosto da Grisha Jaeger sulla verità delle Mura e dei Giganti. Una volta rielaborato il tutto, Levi afferma che avere un idea del genere è meglio di niente e anche Hanji dice di essere d’accordo. Nonostante ciò la Squadra non può lasciare andare Rod Reiss libero di girovagare per le Mura seminando il terrore quindi Hanji chiede ad Historia se è favorevole ad uccidere suo padre. Historia dice a malincuore di aver seguito gli ordini di Rod solo per non essere odiata da lui ma, con decisione, afferma di essere pronta a porre fine alla sua esistenza.

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Levi nota il cambiamento di Historia, decisa a combattere dopo che l’uomo le aveva ordinato di scegliere, alcuni giorni prima, di seguire i suoi piani o scappare da codarda

Eren si alza dal carro e prova ad attivare il Potere del Gigante, ordinando a Rod Reiss di fermarsi. Il mostro non reagisce e, nel mentre, giunge il Comandante Erwin dopo essersi liberato dal suo processo ed arriva per controllare la situazione. Levi lo informa che l’unica ferita dell’operazione risulta essere Hanji e che ha molte cose di cui fare rapporto ma, prima di tutto, ha bisogno di sentire una sua opinione riguardo all’eliminazione di Rod Reiss. La Squadra Operazioni Speciali, Hanji ed Erwin giungono al Distretto di Orvud, localizzato a Nord del Wall Sina, e il Comandante parla con il responsabile del Corpo di Guarnigione del Distretto, informandolo del suo piano di tenere gli abitanti all’interno della Città piuttosto di farli evacuare. Hanji spiega che Rod Reiss, essendo un Gigante Anomalo viene attirato istintivamente dalle zone densamente popolate e che quindi far scappare i cittadini all’interno del Wall Sina comporterebbe solamente un aggravarsi della situazione in quanto il Gigante sfonderebbe le Mura e si sposterebbe all’interno di esse. Il piano di Erwin consisterebbe quindi nell’utilizzare la presenza dei cittadini in modo che fungano da esca per catturare l’attenzione del Gigante nel Distretto di Orvud per poi eliminarlo all’interno dello stesso. Erwin promette quindi di difendere la vita dei cittadini del Distretto eliminando il Gigante prima che possa entrarvici e provocare danni, utilizzando la forza della Squadra Operazioni Speciali ma chiedendo la massima collaborazione del Corpo di Guarnigione. L’Alba arriva e Rod Reiss si avvicina inesorabilmente ai cancelli del Distretto. Quando Levi si ricongiunge con la sua Squadra, trova tutti i membri pronti a cominciare l’operazione, Historia compresa. Il Capitano ordina alla ragazza di ritirarsi dalla battaglia e di rifugiarsi in un luogo sicuro ma lei ribatte dicendo di voler sistemare le cose con suo padre. Riferendosi quindi alla scelta che le impose di fare il Capitano giorni prima, Historia decide di restare a combattere e Levi, non potendo farci più niente, afferma infastidito che ormai non c’è più tempo per discutere e che Rod Reiss è quasi arrivato.

All’arrivo di Rod Reiss il Corpo di Guarnigione attacca con numerosi cannoni il gigante ma, nonostante la distruttività dell’attacco, l’immenso mostro continua ad avanzare. Mentre i soldati della Guarnigione non demordono e continuano l’attacco con i cannoni, la Squadra Operazioni Speciali lega dei dispositivi per la manovra tridimensionale a dei barili pieni di esplosivo e, in seguito, prepara una grande quantità di barili esplosivi legati tra loro per eliminare il volto del Gigante, secondo il piano elaborato da Erwin. Quando la Guarnigione fallisce e il Gigante si arrampica sulle Mura del Distretto, Sasha ed Armin sparano i Barili con l’attrezzatura tridimensionale verso i polsi del Gigante che, esplodendo, lo fanno crollare con il volto sulle Mura, in quanto reggeva l’intero peso del suo corpo sulle mani. Questo permette ad Eren trasformato in Gigante di alzare il pacco pieno di barili esplosivi e di lanciarlo direttamente nella bocca del Gigante che, a contatto con il calore emanato dal suo corpo, esplode riducendo in frantumi di carne il volto del mostro. Quando i pezzi di carne sono ancora in volo, i membri della Squadra Operazioni Speciali si rovesciano dell’acqua addosso per raffreddarsi e poi, guidati dal Capitano Levi, si scagliano contro la carne di Rod Reiss usando il movimento tridimensionale, tagliando ogni singolo pezzo con le spade in modo da individuare ed eliminare all’istante quello contenente il corpo originale dell’Uomo. Durante la ricerca del corpo di Rod Reiss, è proprio Historia a tagliare il pezzo di carne esatto, uccidendo così suo padre e ponendo fine al terrore generato nel Distretto di Orvud.

Alcune ore dopo la vittoria ad Orvud, alcuni membri dell’Armata Ricognitiva tornano alla caverna della Famiglia Reiss per ispezionare la zona. Qui Levi ed un suo sottoposto trovano Kenny Ackerman appoggiato ad un albero in attesa della morte e Levi, guardandolo, gli fa notare le sue critiche condizioni, dicendogli che non si salverà dopo aver riportato una brutta emorragia e dopo aver perso interamente la parte destra del suo corpo per merito di un estesa ustione. Quando Levi chiede al suo sottoposto di allontanarsi per fare rapporto, informa Kenny che lui è l’unico miracoloso sopravvissuto della Squadra di Soppressione Anti-Uomo, mentre Traute Carven e gli ultimi superstiti sono rimasti coinvolti nel crollo della caverna. Kenny estrae uno dei Sieri che è riuscito a rubare dalla valigetta di Rod Reiss prima della sua trasformazione e ammette di volerselo iniettare per trasformarsi in gigante e quindi salvarsi la vita. Levi non ci crede, affermando che se avesse veramente voluto iniettarselo, l’avrebbe già fatto da tempo, senza accasciarsi ai piedi di un albero aspettando inutilmente la morte. Nei suoi ultimi istanti, Kenny riflette sul significato dell’esistenza degli esseri umani ed afferma che tutti hanno bisogno di essere ebbri di qualcosa se vogliono vivere la loro vita al meglio. Lui puntava ad ottenere la forza, ma altri, ad esempio, basavano le loro esistenze inseguendo i propri sogni, amando le proprie famiglie o dedicando la loro vita ad una persona. Kenny riesce a comprendere infine che anche un essere potente come Uri Reiss era schiavo di qualcosa e basava la sua vita su quel fattore, ma i suoi pensieri vengono interrotti quando comincia a tossire sangue. Levi, vedendolo prossimo alla morte, gli domanda se è a conoscenza del vero motivo per cui il Primo Re voleva la prigionia della razza umana all’interno delle Mura e Kenny risponde negativamente, dichiarando però che lui e il resto della Famiglia Ackerman erano stati perseguitati proprio perchè erano in grado di sottrarsi alla manipolazione dei ricordi del Primo Re. Levi cerca quindi di chiarire la situazione, chiedendo a Kenny che rapporti abbia avuto con sua Madre, in quanto sia lui che Levi stesso possiedono il cognome Ackerman. Kenny rivela quindi di essere il fratello di Kuchel, la madre di Levi, e quindi suo zio materno, rivelando solo in quel momento il loro reale grado di parentela. Levi, impressionato dalla verità, pone un ultima domanda a Kenny, chiedendogli il perché, dopo quella rissa nella Città Sotterranea, lo zio lo abbia abbandonato, cercando quindi di levarsi un dubbio che non è riuscito a giustificarsi per decenni, e Kenny risponde che l’ha lasciato solo perchè non se la sentiva di poter diventare un buon padre per lui. Quindi Kenny abbandona il suo sogno di ottenere l’immensa forza di diventare un Gigante e consegna il Siero a Levi, spegnendosi davanti ai suoi occhi e dimostrando che, probabilmente, il nipote era l’unica persona per cui abbia provato un sincero affetto durante la sua vita.

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Levi ringrazia i membri della sua Squadra dopo l’incoronamento di Historia e la fine della Rivolta

Dopo l’incoronazione di Historia Reiss come nuova regina delle Mura, la ragazza si decide a rispettare le ultime parole dette da Dimo Reebs prima del suo assassinio, ossia dare uno schiaffo al Capitano Levi una volta diventata Regina. Con il sostegno dei membri della Squadra Operazioni Speciali, Historia trova Levi in un corridoio della residenza Reale e si scagli con coraggio contro di lui colpendolo sulla spalla e invitandolo a rispondere alla provocazione. Inaspettatamente, il Capitano ride e, con un tenue sorriso sulle labbra, ringrazia tutti i ragazzi della sua Squadra.

Abilità

Dispositivo di Manovra Tridimensionale

Levi è un eccellente utilizzatore dell’Attrezzatura Tridimensionale, probabilmente il più abile ad usare tale strumento all’interno dell’opera. Grazie a ciò, veniva considerato un Soldato di enormi abilità combattive ancora prima di entrare nell’Armata Ricognitiva e, con il passare del tempo, questo lo portò a venir visto come il “Soldato più Forte dell’Umanità“.

Levi è stato in grado di mettere fuori gioco il Gigante Femmina con dei movimenti talmente veloci da impedire all’avversario addirittura di reagire, mentre le altre squadre dell’Armata ed Eren Jaeger nella sua Forma Gigante, che hanno ingaggiato il nemico in precedenza, sono stati miseramente sconfitti. Levi è riuscito ad affrontare il Gigante Bestia e a sopraffarlo durante il combattimento, personaggio che in precedenza aveva sconfitto il Gigante Corazzato ed era uscito dal combattimento senza nemmeno un graffio. I suoi attacchi ai Giganti sono pianificati ed elaborati con specifiche strategie, che possono puntare sullo sfinimento del nemico (Gigante Femmina) o su un attacco a sorpresa effettuato verso di esso (Gigante Bestia). Detto questo, le capacità di Levi sono ancora immense, ed è in grado di eliminare intere orde di Giganti senza nessun aiuto e di sconfiggere efficacemente nemici di grossa taglia. Questo insieme di caratteristiche lo rendono un uomo molto potente e un avversario difficilmente fronteggiabile per chiunque.